Come fai a sapere quando hai trovato il tuo stile?
Spesso sui sento ribadire dell’importanza del trovare il proprio stile, alle volte mi sembra quasi che trovare il proprio stile diventi una meta ossessiva.
In alcuni casi (e non parlo soltanto di arte figurativa) credo che si riduca a riproporre all’infinito quelle (o in alcuni casi quell’unica) opere che hanno avuto un buon riscontro. Come se si confondesse il proprio stile adattandolo a ciò che porta approvazione e successo.
Mi viene in mente un proverbio cinese che dice: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Secondo la mia breve e limitata esperienza tutto questo può portare a sentirsi imbrigliati in qualcosa che con il tempo non ci rispecchia più.
Per me è molto più interessante concentrarmi sul percorso artistico piuttosto che sull’etichettare un artista con il suo stile (inteso come il ripetersi piuttosto che il ricercare). Preferisco parlare di riconoscibilità, mi spiego meglio: quando qualcuno si avvicina all'opera, deve dire: “Questa è di sicuro un'opera dell'artista X!”
Senza che le opere debbano essere fatte con lo stampino.
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E così dopo un lungo periodo dedicato ai paesaggi semi astratti, mi ritrovo attratta e affascinata da forme che si incastrano dolcemente, da colori creati mescolando all’infinito due tonalità di partenza e non posso resistere… parto per questo nuovo viaggio.
Mi lascio ispirare da una frase attribuita a Buddha che dice: “Non puoi viaggiare su una strada senza essere tu stesso la strada”.