Diario ad acquerello
Non tutte le mattine mi alzo con quell’idea geniale da realizzare, con quell’urgenza da mettere su carta, ci sono periodi anche lunghi nei quali osservo e rielaboro la vita che scorre.
Mi resta difficile però lasciare da parte i miei acquerelli per così tanto tempo e così ho sviluppato una pratica quotidiana che mi aiuta su tanti diversi piani:
incontro ogni giorno i miei strumenti, ci gioco e costruisco il nostro rapporto unico e li imparo a conoscere sempre meglio
mi siedo davanti ad un foglio bianco senza aspettative (grande risultato per me)
durante tutto il processo non penso, è una sorta di meditazione ( dato che con tutti gli altri stili di meditazione ho miserabilmente fallito addormentandomi in ogni luogo e posa possibile)
Mi capita di concentrarmi per diversi giorni di seguito su una combinazione di colori e poi cambiare radicalmente. Utilizzo questo approccio quando ho tra le mani dei colori nuovi, che non ho mai provato e di cui non conosco la reazione all’acqua, alla carta e a me!
Nella foto qui sopra ad esempio ho provato dei colori super granulati e un’edizione speciale che “per caso” è arrivata in casa mia!
Non ci sono tracce a matita sotto e in realtà non c’è nessuna idea, nessuna aspettativa, c’è il foglio bianco e la mente che cerca di ispirarsi al candore della carta di cotone .
Nei disegni qui sopra sono partita con delle macchie sfocate, le cui curve e colori, mi hanno poi guidato e sono nate questi piccolo paesaggi. Mi piace a metà disegno alzare lo sguardo e stupirmi.
La mente è fantastica, l’abbiamo così tanto caricata e sfruttata che ora a volte ci è di intralcio. Quando la lasci riposare escono meraviglie!
Per condividere questa pratica, per me fantastica, ho deciso di organizzare una serie di workshops che ho intitolato Mindful Watercolour ( in inglese suona tutto più figo"!) .