La mia prima mostra personale: emozioni e pensieri
Per una strana combinazione astrale mi sono ritrovata ad organizzare quasi completamente da sola la mia prima mostra personale. In realtà anche la prima mostra in generale… quindi tutto da imparare.
Ho cercato di vedere come altri artisti organizzano le mostre, ma c’è sempre di mezzo una galleria, un collettivo o un museo, e allora mi sono chiesta se non fosse da pazzi poter pensare di fare tutto da me. Ho capito subito che non avrei saputo muovermi come ci si muove normalmente in questi ambiti e così mi sono rimboccata le maniche e ho iniziato ad ideare una mostra su misura.
Benvenuti alla mostra!
Corta (ho un grande difetto: mi annoio facilmente, che poi me la posso anche raccontare dicendo che amo la sintesi) soltanto due giorni e mezzo.
Nessuna pubblicità cartacea (non avrei avuto le risorse per distribuire volantini e non volevo utilizzare carta a vuoto) solo passaparola e un pò di social.
Una sala antica nel centro della mia città con un bel parcheggio di fronte (il parcheggio sembra una cosa scontata, ma non lo è, ho scelto la mia città perché volevo che fosse una mostra/festa/celebrazione della mia scelta di lasciare l’insegnamento nella scuola statale per dedicarmi completamente all’acquerello).
E se una mostra diventasse anche un momento per avvicinarsi all’arte facendo?
Qui alcune persone lasciano la loro “macchia” di acquerello anziché un pensiero sulla mostra
Una mostra in cui non solo si guardano le opere, ma chi vuole può anche cimentarsi con carta e acquerelli, giocando (al posto del libro delle firme c’era un grande foglio, pennelli e acquerelli per tutti) oppure partecipando ad due workshops il cui ricavato è andato completamente a supportare una cartiera sostenuta dall’Operazione Mato Grosso (che produce una carta da acquerello fantastica) in Perù.
Faccia da mostra!
Scatti rubati durante il “discorso” di apertura
Sono molto felice di come è andata, sono venute tante persone ed è stata proprio una festa per me. Normalmente non amo stare al centro dell’attenzione, per questo non so da quanto non organizzavo una festa, invece in questa occasione mi è risultato naturale addirittura parlare della mostra, dell’ispirazione dietro alla collezione!
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